Discorsi sulla curiosità
A cura di Alfonso Lagi
La curiosità è la qualità più importate per essere un medico.
Quante volte ho sentito il professore usare questa espressione e quante volte me l’ha sussurrata per indicare un difetto di qualche collega. Ma forse lo diceva per me, che curioso lo sono stato certamente quanto lui. Riascoltando la sua voce nella mia memoria capisco, dopo tanti anni, che le sue parole erano un invito per me a far meglio a non demordere e raggiungere l’obiettivo.
Chiosatura: La curiosità è il desiderio urgente che senti per sapere di più su qualcosa, a dispetto di tutto e di tutti. La curiosità è una spinta incontenibile in cerca di informazioni, interessato, pronto a tutto pur di capire e conoscere qualcosa.
L’etimologia della parola ha a che fare con la parola latina “cura”, sollecitudine, ad indicare proprio la voglia e l’urgenza di sapere qualcosa.
Sei un essere curioso? Te lo auguro!
Ci sono abbastanza maestri per soddisfare le tue curiosità?
Non lo so. È certo che seguire qualcuno nella esposizione della riposta a una tua domanda è molto piacevole purché sia competente. Al contrario, quando l’oratore arranca, si arrampica sugli specchi della interpretazione, cerca giustificazione alla sua confusa esposizione, ecco è allora che mi fa venire la dispnea e la sofferenza o meglio l’insofferenza compare per trasformarsi in rassegnazione per me, avendo perso del tempo prezioso, per lui che, poveraccio, mostra tutta la sua modestia professionale.
Il professore era più tollerante, anzi molto più tollerante di me. In queste occasioni mi ha insegnato ad apprezzare i particolari, come un dettaglio insignificante dentro un discorso completamente fuori luogo, e a ringraziare l’oratore anche solo per questo. Io ho continuato a farlo mentalmente lui lo faceva anche in maniera palese.
Il confronto